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Paris Air Show
Le Bourget 2009

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McDonnell Douglas F-15 Eagle

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Il McDonnell Douglas F-15 Eagle è un caccia per superiorità aerea statunitense. Entrato in servizio nel 1972 (primo volo) è tuttora utilizzato dall'aeronautica statunitense (USAF), da quella Israeliana, da quella Giapponese e da quella Saudita. Sono in corso trattative da parte della Corea del Sud e di Singapore.

Una famosa variante dell'F-15 è l'F-15E Strike Eagle, un cacciabombardiere entrato in servizio nel 1988.

Caratteristiche [modifica]

L'alta manovrabilità, velocità ed autonomia, come anche la grande visuale garantita al pilota, sono dovute ad un eccellente ed equilibrato disegno efficace nell'armonizzare al meglio ogni desiderabile caratteristica per un caccia moderno, sia pure con il risultato di un velivolo estremamente grande e costoso. L'ala è a pianta trapezoidale, quasi un delta puro ma con un bordo d'attacco caratterizzato da due differenti angoli, e un bordo d'uscita a leggera freccia. La superficie supera quella di qualunque altro caccia precedentemente schierato, e il disegno è talmente eccellente da riuscire a superare il divario tra velocità massima e minima dello stesso F-14, senza le terribili complicazioni di una struttura pesante e complessa come l'ala GV. Questo consente di avere un basso carico alare (rapporto tra peso e superficie alare), capace di abbassare la velocità minima di sostentamento e unitamente alla doppia coda di semplice disegno, di rendere docile il velivolo nelle manovre. L'altissimo rapporto potenza-peso, caratteristica data dai motori di nuova generazione quali gli F-100 e la bassa resistenza aerodinamica, consentono di mantenere maggiormente la velocità e la quota di quanto fosse possibile con i modelli precedenti. Le manovre caratterizzate da un elevato numero di "G" (accelerazione espressa in relazione a quella di gravità terrestre, 9,81 m/s2) hanno modo di erodere rapidamente l'energia di manovra della macchina, per via dell'attrito prodotto dal movimento non lineare attraverso l'atmosfera. Il Phantom perde energia in pochi secondi e non può mantenere il massimo livello d'accelerazione teoricamente possibile, circa 8 G. L'Eagle può tenere la velocità compensando l'attrito con la potenza dei motori, e questo rende le prestazioni estremamente superiori nel combattimento aereo. L'armamento e i controlli di volo sono progettati per permettere ad una sola persona d'equipaggio di ingaggiare uno scontro aria-aria senza troppe difficoltà. Il sistema dei comandi di volo è ibrido idraulico-meccanico, capace di funzionare anche con avarie a bordo di una certa entità. I motori sono turbofan PW F 100 o GE F 110 nei loro vari modelli da 10-13 tonnellate di spinta statica, inizialmente, con dei problemi di affidabilità non indifferenti per il F-100. Le prese d'aria sono a sezione rettangolare, ed hanno un complesso meccanismo di variazione per adattarle alle condizioni di volo (lo stesso vale per gli ugelli di scarico dei motori).

L' avionica include un Head-up display (display a testa alta, dove le informazioni sono proiettate sullo schermo a riflessione dell'abitacolo), un radarmolto avanzato, un sistema di navigazione inerziale, strumenti di volo e per la guerra elettronica, un sistema di difesa attivo (ALQ-135) e passivo (ALR-56) con antenne, processori e distributori di falsi bersagli della serie ALE, sistema di comunicazioni ad altafrequenza, sistema di navigazione tattico e sistema di atterraggio strumentale. Inoltre sull'aereo sono installati un sistema di identificazione amico-nemico, un sistema di contromisure elettroniche e un computer principale che in origine aveva 26 kb di RAM, poi incrementati a 96 e dal 1988 a 1.024. Da tenere presente che queste prestazioni apparentemente modeste devono essere garantite in condizioni di volo ed operative assolutamente non presenti negli ambienti d'impiego da ufficio (non esistono HD con una soglia di tollerabilità di 10 G, per esempio, gli stessi computer portatili superano di poco i 2).

L'head-up display (HUD) proietta tutte le informazioni essenziali di volo in maniera visibile in ogni condizione di luce permettendo al pilota di seguire ed abbattere gli aerei nemici senza mai dover abbassare lo sguardo sulla strumentazione interna dell'aereo.

Il versatile radar Doppler APG-63 (o APG-70) può intercettare sia aerei che volano più alti dell'F-15 che aerei che volano più bassi senza confondersi con i rilievi del terreno, sfruttando la differenza di ritorno degli echi tra oggetti fissi e in movimento. Una volta acquisito il bersaglio le informazioni vengono inoltrate al sistema di bordo per l'effettivo utilizzo dell'armamento. Nel caso di combattimenti ravvicinati il radar delle versioni recenti (APG-70, APG-63V) è persino in grado di identificare l'aereo grazie alla tecnologia NTCR, e informarne il pilota tramite l'HUD. È possibile una mappatura del terreno, almeno con le versioni migliorate, ma con l'APG-70 si può realmente scoprire bersagli al suolo da decine di chilometri in condizioni ognitempo. L'aereo nelle versioni d'attacco ha una strumentazione molto migliorata rispetto al modello originale, che tra l'altro latitava in termini di schermi multifunzione per sostituirsi alla tecnologia analogica vecchia di decenni. Qui invece la macchina è derivata dal modello "D" biposto e ha 3 schermi CRT nel posto anteriore e 4 in quello posteriore, con le migliori tecnologie dell'epoca per il corretto interfacciamento uomo-macchina. Disponibile anche il sistema di attacco-designazione esterno LANTIRN. In caso di attacco nemico il computer di bordo è in grado di prendere autonomamente inoltre le necessarie contromisure elettroniche interagendo con la libreria di bordo per attivare le opportune contromisure ed informare i piloti al tempo stesso.

Per gli F-15 C e D sono stati progettati 2 serbatoi esterni da installare ai lati delle gondole dei motori per aumentarne l'autonomia. I serbatoi "conformal" detti "fast pack" sono progettati per sopportare le stesse sollecitazioni dell'aereo e non degradando così in maniera rilevante le prestazioni generali. Con 3.200 litri in più di carburante per ogni serbatoio ausiliario, l'F-15 è in grado di prolungare di molto la sua presenza nell'area di combattimento lasciando liberi tutti i normali attacchi per le armi (i fast pack hanno attacchi per le armi poste esternamente), permettendo così di non ridurre il carico bellico. Sono usate dagli C, D ed E.

http://it.wikipedia.org/wiki/McDonnell_Douglas_F-15_Eagle

Lockheed Martin F-35 Lightning II

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Il Lockheed Martin F-35 Lightning II è un caccia multiruolo di 5ª generazione monoposto, a singolo propulsore, con capacitàstealth, che può essere utilizzato per supporto aereo ravvicinato, bombardamento tattico e missioni di superiorità aerea. Esistono tre versioni dell'F-35: una variante a decollo e atterraggio convenzionale, una variante a decollo corto e atterraggio verticale e una variante per l'uso sulle portaerei.[2] Battendo il Boeing X-32 è diventato il vincitore della gara per il programma JSF (Joint Strike Fighter) per la ricerca di un aereo che potesse sostituire diversi modelli dell'USAF, dell'US Navy e dei USMC (Marines). Inizialmente era previsto che circa l'80% delle parti fosse in comune fra le diverse versioni, ma poi, con l'evolversi del progetto, ci si è accontentati di raggiungere questa percentuale includendo anche parti specifiche per ogni versione ma comunque suscettibili di una lavorazione comune. In ogni caso, tutta l'elettronica di bordo e buona parte del software saranno praticamente uguali.

Probabilmente l'F-35 sarà uno dei velivoli più ambiti del prossimo futuro: molti paesi, anche europei, lo stanno valutando per sostituire gli aerei da combattimento delle proprie aeronautiche o marine. La versione B a decollo corto è indicata per gli incrociatori portaerei o portaelicotteri non muniti di ponte di volo sufficientemente lungo per l'involo di aerei tradizionali mediante catapulte, come gli incrociatori britannici della classe Invincible o la nuova Cavour italiana; l'F-35 è anche un aereo di caratteristiche stealth. Il progetto è ancora sotto sviluppo ed il suo costo complessivo è di oltre 40 miliardi di dollari USA ed è finanziato principalmente dagli USA e dal Regno Unito (che ha fornito un contributo di 2 miliardi di dollari). Il 7 luglio 2006 gli USA hanno ufficialmente annunciato il nome dell'F-35, e cioè Lightning II in onore degli storici P-38 Lightning e English Electric Lightning che hanno operato rispettivamente nella Seconda guerra mondiale e nella guerra fredda. Altri nomi pensati per l'F-35 sono stati Kestrel, Phoenix, Piasa, Black Mamba e Spitfire II.

La progettazione e la costruzione è stata affidata ad un consorzio industriale costituito da Lockheed Martin, Northrop Grumman eBAE Systems[2]. Il primo prototipo dimostratore è stato presentato nel 2000[3] e il 15 dicembre 2006 è stato compiuto il primo volo[4].

Programma JSF [modifica]

Il programma JSF (Joint Strike Fighter) venne creato per sostituire molti velivoli mantenendo i costi di sviluppo, produzione e operativi bassi. Questo scopo fu perseguito costruendo tre varianti di un singolo velivolo, in modo da condividerne i componenti:

  • F-35A - variante a decollo ed atterraggio convenzionale (CTOL)
  • F-35B - variante a decollo corto e atterraggio verticale (STOVL)
  • F-35C - variante per portaerei (CV)

Origine [modifica]

Il progetto Joint Strike Fighter si è evoluto sviluppando un aereo da combattimento comune per sostituire i modelli attuali. Il contratto per lo sviluppo del progetto JSF venne firmato il 16 novembre 1996.

Il contratto per il System Development and Demonstration venne vinto il 26 ottobre 2001 dalla Lockheed Martin, dopo la scelta del prototipo X-35 a discapito del Boeing X-32. Nonostante i due modelli concorrenti avessero raggiunto i requisiti del progetto, il prototipo X-35 superò in modo consistente l'X-32. La designazione come "F-35" venne accolta con sorpresa da parte della Lockheed, che aveva sempre fatto riferimento al velivolo con il nome "F-24"[5].

Nome [modifica]

Il 7 luglio 2006, l'aeronautica statunitense annunciò ufficialmente che il nome del velivolo era F-35: Lightning II,[6] in onore al bipropulsore P-38 Lightning e all'English Electric Lightning. L'English Electric Company venne incorporata nella BAC, che successivamente entrò a far parte di BAE Systems. Alcuni tra i nomi proposti comprendevano Kestrel, Phoenix, Piasa, Black Mamba e Spitfire II. Il nome Lightning II venne proposto precedentemente per l'aereo F-22 Raptor.

http://it.wikipedia.org/wiki/Lockheed_Martin_F-35_Lightning_II